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L'ultima chance di accordo bonario
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La legge sulla regolarizzazione dei capitali detenuti in nero
sia all'estero sia in
Italia, votata alla Camera il 14 ottobre e ora attesa al vaglio del
Senato, è
un'importante chance di emersione per persone fisiche o enti e
società. Una
delle modifiche approvate nell'iter di formazione della legge ha
esteso i benefici
della voluntary disclosure ampliando la platea dei soggetti verso
cui si apre
lo scivolo della sanatoria che, accanto a risparmi su sanzioni e
interessi,
garantisce soprattutto la non perseguibilità dei reati fiscali e
anche del
nuovo reato di autoriciclaggio.
Resta la condizione che salvo i casi di prescrizione fiscale
intervenuta (5
anni per i Paesi White list, 10 per i Black list) le imposte dovute
dovranno
essere pagate per intero.La regolarizzazione fiscale per i conti
esteri e per
l'eventuale nero occultato in patria - l'esempio più frequente è il
contenuto
delle cassette di sicurezza - oltre a essere l'ultima chance di
accordo bonario
con il fisco (considerato che dal 2017-18 andrà in vigore lo
scambio
internazionale automatico di informazioni fiscali) rappresenta
anche una
salvaguardia per le società commerciali. Queste infatti dopo
l'entrata in
vigore della voluntary disclosure andranno soggette anche alla
responsabilità
amministrativa/penale del Dlgs 231/2001 per quanto riguarda il
nuovo reato di
autoriciclaggio; le pene previste incidono sia sul patrimonio
(essendo
consentita l'applicazione della misura massima delle multe per
quote, in teoria
fino a 1,5 milioni di euro per le realtà più grandi) ma arrivano
anche alla
previsione di misure interdittive. Sanzioni che, sia sotto il
profilo fiscale
sia sotto quello penale, possono essere neutralizzate dalla scelta
di aderire
al rimpatrio e all'emersione collaborativa del nero fiscale. Una
delle ultime
modifiche al progetto di legge approvato dalla Camera consente
infatti la
sanatoria completa anche dei risparmi fiscali illeciti ottenuti
mediante false
fatturazioni estere, uno dei meccanismi classici utilizzati per la
formazione
delle provviste in nero. L'adesione ai benefici della voluntary
disclosure
viaggia su due binari temporali differenziati.
Le violazioni fiscali possono essere sanate - (salvo ovviamente il
pagamento
del dovuto, inclusi interessi e sanzioni ultraridotte) fino a tutto
il 30
settembre scorso, con una dichiarazione da presentare alle Entrate
entro il 30
settembre 2015. Per quanto riguarda l'autoriciclaggio, la copertura
riguarda
invece fatti commessi fino al 30 settembre 2015. In ogni caso la
collaborazione
del contribuente, persona fisica o società, deve essere leale,
piena e integrale.
Eventuali falsità e omissioni dolose nella produzione di
documentazione, oltre
a causare la perdita di tutti i benefici fiscali, comporteranno
anche
l'incriminazione per un nuovo e ulteriore reato, punito fino a 6
anni di
carcere.
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